Oltre i limiti

Sciare con disabilità

La voglia di creare uno strumento adatto a tutti gli sciatori, ha portato Grooves ad analizzare sempre con più attenzione e concretezza ogni aspetto legato al mondo dello sci.

Peter Huta, è un esperto artigiano del settore e può realizzare qualsiasi geometria richiesta mantenendo la massima precisione industriale. Grazie alla sua competenza, lo studio lo ha portato a realizzare uno sci specifico più sicuro, facile e divertente per sportivi con disabilità motorie, normalmente costretti ad utilizzare attrezzi progettati solo per persone normodotate.

Grazie ad un dispositivo realizzato da Grooves che misura la curva elastica dello sci sotto stress, si è potuta calcolare con precisione la deformazione dello sci, causata dal peso dello sciatore,  dal seggiolino e dal sistema di sospensione.

 

I prototipi di sci finora realizzati sono stati destinati a persone con disabilità ad ambedue gli arti inferiori. Questo progetto ha ottenuto un ottimo riscontro manifestato dai clienti, che ha stimolato Peter a pensare ad un pacchetto di personalizzazione più ampio e specifico.

L’obbiettivo sarà la realizzazione di un pacchetto a 360 gradi, composto da sci, seggiolino e meccanismo di sospensione. Il seggiolino sarà preparato al 100% sull’atleta preservando la curva fisiologica della schiena per meglio adattarsi alla specifica invalidità. Il progetto pensa inoltre di utilizzare materiale composito su  gran parte degli organi sottostanti al seggiolino per rendere la struttura solida e leggera senza compromettere la sicurezza.

Sci asimmetrici

Lo sci asimmetrico è il risultato di geometrie diverse dei fianchi in un singolo sci.

La tecnologia di costruzione della geometria laterale consiste nella differenza, talvolta anche marcata, tra il lato sinistro e il lato destro dello sci; nello specifico il risultato saranno sciancrature, raggi e larghezze punta e coda diverse con conseguente asimmetria dei fianchi.

Quando si parla di sciancratura ci si riferisce alla forma dello sci in situazione statica che ne determina il raggio di curva. Maggiore sarà la differenza tra le larghezze di punta, centro e coda, minore sarà il raggio di curva possibile.

La larghezza della spatola più ampia serve per pilotare nel modo migliore l’entrata in curva favorendo maggiore precisione. La larghezza della coda, favorisce un momento stabilizzante che consente allo sci di rimanere nella traccia autocreata con una minima derapata.

Per poter dare allo sci asimmetrie diverse e per ottenere la giusta conduzione dello sci, occorre un calcolo attento dell’angolo di convergenza che si origina sulla tangenza della spatola; la sua ampiezza favorisce l’avvio rapido per entrare in curva. L’angolo di divergenza, che si chiude sulla coda dello sci, contrasta la forza di accelerazione dovuta alla gravità e svincola con velocità lo sci nel cambio della direzione. Il bilanciamento dell’asimmetria tra due angoli di convergenza e due angoli di divergenza, perfeziona la conduzione, crea un risparmio di energia per l’atleta, offre più precisione in tenuta, favorisce la sicurezza e lascia spazio ad una tecnica elegante.

Per sciatore “standing” si intende una persona disabile amputata, con un solo arto, che utilizza quindi un solo sci. Durante la discesa è sottoposto ad un insieme di forze non distribuite omogeneamente sull’attrezzo. In particolare la sciata durante la curva interna, diventa maggiormente difficoltosa ed insicura proprio a causa delle forze in gioco, differenti tra curva interna ed esterna a causa del baricentro.

In sostanza negli sciatori con singolo arto, si verifica un’evidente sbilanciamento (perdita di equilibro) del corpo in movimento, indice del fatto che non c’è sufficiente carico sullo sci, il quale non riesce a deformarsi e quindi non “chiude” la curva, facendo risultare la sciata maggiormente difficile ed insicura.

In risposta a questa problematica, nasce la decisione di sviluppare uno sci asimmetrico.

Lo sci asimmetrico permette di avere un’ottima sensibilità e padronanza dello strumento in ogni fase della sciata al variare della curva e del pendio, garantendo allo sciatore disabile una maggiore sicurezza anche in situazioni che necessitano di maggiore controllo durante la sciata. Lo sciatore “standing”, tramite lo sci asimmetrico, distribuisce omogeneamente il carico sulla lamina interna ed esterna. Le curve perfettamente condotte, restituiscono allo sciatore “standing” una maggiore facilità e sicurezza nella sciata richiedendo un minore sforzo fisico.

Lo sci prodotto con la tecnica asimmetrica ha un ideale campo d’impiego per gli atleti con disabilità.  I futuri sviluppi degli sci asimmetrici tramite ricerche con variazioni di lunghezze, larghezze, raggi e curve elastiche, permetteranno di mettere a punto gli sci per diversi livelli di categorie dello sciatore disabile.

In merito a questo nuovo progetto, Grooves è stata ospite al Festival della Scienza di Genova, presentando la futura collaborazione con l’esercito italiano, interessato ad approfondire l’adozione di questa tecnologia per le persone disabili.